Gran Turismo ad alte prestazioni: telaio in fibra di carbonio, struttura meccanizzata a traliccio, roll-bar e carrozzeria applicata. Il debutto nel design del ventiseienne Fabrizio Giugiaro.
Ispirata alle auto di F1 e alle vetture stradali del Gruppo C, la Nazca M12 era dotata del potente motore V12 da 5 litri e 300 CV della BMW 850i, montato in posizione centrale longitudinale e collegato a un cambio manuale ZF a cinque rapporti tramite una flangia appositamente progettata.
Telaio e carrozzeria interamente in fibra di carbonio, con componenti in lega leggera come nelle auto da corsa, hanno mantenuto il peso complessivo della Nazca M12 intorno ai 1100 kg. Il coefficiente aerodinamico (Cd) era pari a 0,26.
Il cofano e il baule erano realizzati in un unico pezzo, mentre la cupola della carrozzeria era composta da un parabrezza avvolgente, un lunotto posteriore e due finestrini laterali incernierati alla struttura di collegamento tra il roll-bar e il parabrezza, che formava anche il tetto. Questo design garantiva al conducente e al passeggero una visibilità a 360º.
L’apertura delle porte era convenzionale, mentre i finestrini presentavano un meccanismo di apertura a ala di gabbiano.