Elegante e sfuggente, nasce dopo sei anni di sviluppo per sostituire la famosa Giulia GT come coupé 2+2.
L’auto è costruita sulla piattaforma della berlina Alfetta (che sarebbe uscita nel 1972), con un passo accorciato di 110 mm.
L’Alfetta GT è in effetti una discendente diretta dell’Iguana: basta osservare l’ampia finestratura posteriore che si prolunga visivamente con una presa d’aria triangolare. Il gruppo ottico posteriore è molto elaborato, con due file di luci orizzontali integrate nella lamiera della coda.
Giugiaro aveva inizialmente proposto un parabrezza che si incastrava sotto il cofano motore, creando così spazio per i tergicristalli: sarebbero stati i primi tergicristalli carenati su un modello di produzione. Tuttavia, Alfa rifiutò l’idea, considerandola troppo audace per un’auto di produzione di massa.
Prodotta dal 1974 al 1986 in 142.001 unità.