Le sub-compatte giapponesi sono sempre state una riprogettazione in scala ridotta di auto più grandi. Nel 1969, Suzuki chiede a Italdesign un prototipo che rompesse questa logica.
Vera city car ante litteram, la Suzuki Microutilitaria riprendeva elementi dal design della Rowan Elettrica del 1967, proseguendo la tendenza verso una carrozzeria monovolume, pur riducendo l’effetto visivo delle superfici vetrate laterali.
Il montante centrale leggermente inclinato conferiva all’auto un aspetto dinamico, mentre la lunga estensione frontale dei finestrini laterali mitigava l’effetto di continuità tra cofano e parabrezza.
Suzuki considerò la proposta della Microutilitaria troppo avanzata, tuttavia alcune soluzioni furono adottate per la Fronte Coupé, che entrerà in produzione nel 1971.