Desiderata da Colin Chapman, è la nuova supercar di Lotus, la cui storia inizia con alcune difficoltà per poi diventare un’icona di questo marchio inglese.
Il presidente della Lotus, Colin Chapman, chiede a Italdesign di progettare una nuova supercar e vuole vedere un modello in scala 1:4 il prima possibile. I test nella galleria del vento registrano un cx di 0,34 e Chapman, deluso dai risultati, ferma il progetto, ma Italdesign decide comunque di proseguire fino alla creazione di un modello in scala 1:1, presentato al Salone di Torino nel 1972.
Chapman, affascinato da questo modello, decide di proseguire con il progetto.
L’Esprit, progettata con una nuova tecnologia per i materiali plastici, è stata prodotta dal 1975 in 1700 esemplari. Lo stile dell’Esprit richiama il Boomerang, le cui linee sono più smussate. Il parabrezza, inclinato a 18°, audace per l’epoca, sebbene molto simile a quello della Manta e del Boomerang.
Solo la produzione in serie dell’Esprit dimostra che una soluzione considerata futuristica dai produttori di vetro è, al contrario, possibile.
Curiosità
La Lotus Esprit S1 è l’auto di James Bond in 007 The Spy Who Loved Me (Lewis Gilbert, GB 1977); Roger Moore guida anche una versione subacquea dell’Esprit. L’auto appare anche nel successivo episodio della saga: For Your Eyes Only (John Glen, 1981), ma solo in poche scene. Il sistema antifurto la fa esplodere abbastanza presto.